Definizione:
Il termine obesità deriva dal latino obesitas, che significa "grasso, grosso o paffuto".
Esum è il participio passato di ĕdere (mangiare); ob è una forma che significa (derivante da, per, a causa di). Dunque questo nome indica una patologia derivante da una alterazione del bilancio energetico, per aumento dell'apporto e/o diminuzione del dispendio.
L'obesità è una condizione medica in cui si è accumulato grasso corporeo in eccesso. Questa situazione compromette lo stato di buona salute in quanto aumenta il rischio di insorgenza di patologie correlate all'obesità stessa:
disfunzioni cardiocircolatorie, il diabete mellito di tipo 2, patologie a carico del sistema osteo-articolare, ictus, sindrome da apnea notturna e alcuni tipi di tumore.
L'accumulo di grasso di riserva può essere uniforme su tutto il corpo oppure localizzato con prevalenza su alcuni distretti corporei. In particolare, se esso si deposita con maggiore evidenza sui finachi si parlerà di obesità Ginoide (tipicamente femminile), mentre se fosse localizzato prevalentemente sull'addome si parlerà di obesità Androide (tipicamente maschile).
La presenza di obesità Androide detta anche Viscerale, è un indice di elevato rischio per l'insorgenza delle malattie correlate e più sopra ricordate.
Un metodo comune, non infallibile, ma piuttosto utile per valutare il proprio stato fisico è la valutazione dell'indice di massa corporea (IMC o BMI).
IMC = pesco corporeo / statura in metri al quadrato
peso nella norma 18< IMCcalcolato < 24,9
sovrappeso 25 < IMCcalcolato < 29,9
obesità IMCcalcolato > 30
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